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AI: l’obbligo di informazione e di collaborazione

Il servizio giuridico della Federazione dei sordi spiega su quali informazioni l’AI è autorizzata a richiedere alle persone sorde, per esempio per l’assunzione dei costi dell’interprete.

Nei confronti dell’AI sussiste un obbligo di informazione e un obbligo di collaborazione. Se l’AI richiede un’informazione o una prestazione, è obbligatorio fornirgliela. Qualora si neghi l’informazione o la collaborazione, l’AI può rifiutare l’assunzione dei costi.

L’AI può richiedere una copia del certificato di salario o un certificato medico.

Ad esempio, essa può richiedere una copia del certificato di salario. Questa informazione è necessaria nel caso in cui si faccia richiesta di un interprete sul posto di lavoro. L’AI deve verificare se una persona percepisce un guadagno sufficiente per poter beneficiare di un cosiddetto provvedimento d’integrazione professionale. Solo per coloro che hanno un guadagno superiore all’importo minimo di 4667. – franchi l’anno, l’AI copre i costi per l’interprete sul posto di lavoro. I salari elevati non sono un problema, infatti l’AI non può ridurre le prestazioni per questo motivo.

Oppure l’AI può esigere che ci si procuri un nuovo certificato medico. In tal caso occorre recarsi dal medico per ottenerlo. Se non si forniscono tutti i documenti richiesti, l’AI può chiudere il caso e respingere la domanda.

Bisogna quindi rispondere alle domande dell’AI e adempiere alle loro richieste. Si può, tuttavia, chiedere il motivo per il quale tale informazione o collaborazione viene reputata importante.

Pubblicato su 22. Marzo 2021