Riconoscimento delle lingue dei segni – la SGB-FSS delusa dal Consiglio federale!
Il Consiglio federale ha pubblicato il rapporto “Possibilità di riconoscimento giuridico della lingua dei segni in Svizzera” in adempimento di quattro postulati identici (19.3668 Rytz, 19.3670 Lohr, 19.3672 Romano e 19.3684 Reynard). La Federazione svizzera dei sordi prende atto con delusione del rapporto negativo e chiede ancora al Consiglio federale e al Parlamento che le tre lingue dei segni svizzere siano finalmente riconosciute giuridicamente, che la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità sia applicata in modo coerente e che siano prese misure per prevenire la discriminazione delle persone sorde in Svizzera.
La Federazione svizzera dei sordi considera il riconoscimento legale delle lingue dei segni come la chiave per migliorare la situazione delle persone audiolese in Svizzera. Solo in questo modo le persone sorde avranno un accesso non discriminatorio in tutti gli ambiti vitali.
Nel suo rapporto, il Consiglio federale scrive che “il riconoscimento legale delle lingue dei segni non è un prerequisito obbligatorio per promuovere le preoccupazioni dei sordi e degli audiolesi”. La Federazione dei Sordi è in forte disaccordo con questa affermazione. Nonostante le misure federali e cantonali esistenti, ci sono infatti ancora molte discriminazioni contro i sordi! Ogni anno la Federazione dei Sordi registra queste discriminazioni in un rapporto (più di due casi a settimana nel 2020). Solo il riconoscimento giuridico delle lingue dei segni può migliorare la situazione e porre fine alla discriminazione.
Il rapporto del Consiglio federale propone di osservare i regolamenti e le misure esistenti e, se necessario, di includerli nella relazione “Politica della disabilità”, è inadeguato agli occhi della Federazione dei Sordi. Questo perché il rapporto “Disability Policy”, come dichiarato dallo stesso Consiglio Federale, contiene degli obiettivi generali. Tuttavia, per migliorare la situazione delle persone sorde, sono necessarie misure concrete.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità richiede espressamente alla Svizzera di riconoscere e promuovere la lingua dei segni. Nel suo rapporto, il Consiglio federale fornisce fondamentalmente una buona panoramica dei problemi delle persone sorde o audiolese e delle possibilità di riconoscimento giuridico delle lingue dei segni. In questo contesto, è ancora più sorprendente che il Consiglio federale non accetti l’importanza del riconoscimento giuridico della lingua dei segni e voglia negare un piano d’azione, come richiesto esplicitamente dai postulanti nella loro proposta. Le pari opportunità per gli audiolesi non devono dipendere solo dalla buona volontà dell’amministrazione. Ciò richiede requisiti giuridicamente vincolanti sotto forma di obblighi legali e un piano d’azione concreto.
La Federazione dei Sordi farà un’analisi approfondita delle varianti proposte e continuerà a lottare per il riconoscimento legale delle lingue dei segni svizzere.
Il comunicato è disponibile anche in Lingua dei segni italiana LIS
Pubblicato su 24. Settembre 2021