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Servizi di interpretariato per i colloqui di lavoro finanziati dall’AI a partire dal 2025

Dal 1° gennaio 2025, l’Assicurazione Invalidità (AI) coprirà i costi degli interpreti in lingua dei segni in situazioni aggiuntive. Da ora in poi, i servizi di interpretariato in lingua dei segni saranno finanziati anche per i colloqui di lavoro di persone senza reddito e senza contratto di lavoro. Questa disposizione si applica anche ai giorni di prova e ai tirocini.
(Video nel linguaggio dei segni su Instagram)

Cosa cambia? 

Finora, l’AI finanziava i servizi di interpretariato solo per le persone con un impiego esistente o una disposizione per il posto di lavoro. Per chi era senza occupazione, partecipare ai colloqui di lavoro era praticamente impossibile.

Con la nuova regolamentazione, anche le persone senza occupazione potranno usufruire dei servizi di interpretariato senza dover sostenerne i costi. Questo rende l’accesso a un nuovo lavoro più semplice ed equo.

Come funziona? 

Le sedi cantonali dell’ AI sono responsabili del finanziamento. I servizi di interpretariato possono essere prenotati, come in passato, presso PROCOM o con interpreti indipendenti. 

Base legale 

Nella circolare dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) è stato integrato l’Articolo 9 dell’Ordinanza sugli ausili:

« I servizi forniti da terzi possono anche essere finanziati, se sono necessari per portare a termine un processo di candidatura. Considerato il nesso causale esistente tra processo di candidatura e attività lucrativa, il finanziamento è possibile anche se al momento l’assicurato non ha alcun impiego. » 

La circolare completa è disponibile qui

Come è stato raggiunto questo obiettivo? 

La mozione 24.3156 « Agevolare l’accesso al mercato del lavoro per le persone con disabilità » ha avviato il processo che ha portato a questa modifica. Grazie alla stretta e intensa collaborazione tra il consigliere nazionale Andri Silberschmid (PLR) e il team politico della Federazione svizzera dei sordi, la proposta è stata accolta e attuata dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).

Pubblicato su 11. Dicembre 2024