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Comunicati stampa

Televisione HD: nuovo impegno da parte di UPC

Nuovi traguardi per i cittadini sordi della Svizzera italiana. L’accesso all’informazione e alla programmazione televisiva per le persone sorde della Svizzera italiana è possibile solo grazie alla presenza di sottotitoli in lingua italiana. Non sempre questo servizio è stato garantito in passato, ma per il futuro sembra che gli operatori si stiano muovendo per rimediare a questo limite. Già da tempo Swisscom si è mobilitata in questo senso. È ora il turno di UPC, che a sua volta ha deciso di intraprendere le misure necessarie ad essere garante di accessibilità e uguaglianza.

La situazione in passato

La vicenda dei sottotitoli in lingua italiana per i canali HD ebbe inizio nell’autunno del 2016 quando vennero definitivamente attivati i canali televisivi in alta definizione (‘HD’), in sostituzione del formato standard (‘SD’). Prima di questa novità, sui canali italiani era possibile attivare senza problemi la modalità Teletext (‘TXT’), che permetteva di vedere i programmi con i sottotitoli. L’introduzione dei canali ‘HD’ ha certamente migliorato la qualità dell’immagine, ma ha anche comportato l’impossibilità di attivare la modalità ‘TXT’, rendendo di fatto inaccessibile per le persone sorde la fruizione dei programmi in lingua italiana con i sottotitoli.

L’intervento di SGB-FSS

La Federazione svizzera dei sordi SGB–FSS contattò sia UPC che Swisscom perché fossero studiate soluzioni che garantissero l’accessibilità all’informazione anche al pubblico sordo.

I risvolti immediati

La risposta di Swisscom fu immediata in quanto proposero una soluzione temporanea che permettesse agli abbonati di riattivare i canali ‘SD’ senza alcun costo aggiuntivo. Grazie anche al servizio di ‘Assistenza senza barriere’, le persone sorde potevano a tal fine inoltrare un’apposita richiesta a Swisscom comunicando con un addetto attraverso una chat online.

UPC non propose nulla a suo tempo. Gli utenti si vedevano così obbligati a dar disdetta dell’abbonamento con effetto immediato.

L’evoluzione di UPC

Oggi UPC ha deciso di mobilitarsi a sua volta dimostrandosi sensibile all’impossibilità delle persone sorde di accedere all’informazione. SGB-FSS si rallegra molto dei passi che UPC sta intraprendendo per garantire un servizio accessibile anche alle persone con una disabilità uditiva. Da qualche tempo ormai infatti, UPC sta lavorando per offrire al suo pubblico una programmazione sottotitolata.

Piano regionale

È importante sottolineare come l’impegno per garantire l’accessibilità spesso giunge inaspettato. Fu proprio l’emittente televisiva semi privata locale, TeleTicino a scriverci qualche mese fa di suo pugno, informandoci del fatto che aveva avviato un progetto per garantire sottotitoli nella sua programmazione. dapprima con l’introduzione dei sottotitoli nelle repliche dei telegiornali ed oggi sta pesino lavorando per sottotitolare tutte le repliche dei suoi programmi presenti sulla loro pagina web: www.teleticino.ch

Piano nazionale

In questo senso vogliamo anche ricordare come l’impegno di SGB-FSS è forte in materia di accessibilità. Il 4 settembre 2017 infatti è stato firmato un nuovo accordo, insieme anche alle associazioni partner, con la Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR atto a migliorare la situazione: entro il 2022, la percentuale delle trasmissioni sottotitolate salirà all’80%, mentre le trasmissioni in lingua dei segni aumenteranno a 1’000 ore.

Pubblicato su 7. Settembre 2017